Il tribunale di Venezia, con sentenza numero 361/2024, ha dato finalmente ragione a quello che la FAST Confsal sostiene da tempo. Si tratta di un'importante vittoria per tutti i lavoratori che, nel corso degli anni, hanno visto negati i loro diritti in merito all'indennità di pagamento delle ferie. Questa decisione rappresenta un punto di svolta che potrebbe aprire la strada a numerose altre rivendicazioni.Come segreteria del Veneto, abbiamo da tempo avviato una serie di vertenze per garantire ai lavoratori il giusto riconoscimento economico per le ferie maturate e non correttamente retribuite. Con la società Trenitalia, solo nella nostra regione, sono state vinte venticinque cause relative al pagamento corretto di tale indennità. Ora possiamo affermare con orgoglio che questo diritto può essere esteso a tutti quei lavoratori che percepiscono diverse indennità previste dal contratto nazionale di riferimento.La prima causa contro Clean Service è stata particolarmente complessa ma ha posto le basi per le future azioni legali che i nostri associati e simpatizzanti potranno intraprendere con il nostro supporto. Questa sentenza costituisce un precedente giuridico fondamentale, che rafforza la posizione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali nella lotta per il riconoscimento di diritti troppo spesso ignorati.Nonostante questa significativa vittoria, resta ancora molto da fare. Il tribunale di Venezia tende a riconoscere il diritto all'indennità ferie solo per il numero minimo di giorni previsti dalla legge, ovvero 20, mentre il nostro obiettivo è far riconoscere le quattro settimane intere, pari a 28 giorni, come previsto dalla contrattazione collettiva.Grazie al contributo del neo ufficio vertenziale FAST Confsal, siamo pronti ad avviare una campagna massiva di cause legali non solo contro Clean Service ma anche contro la società Elior, che si occupa della ristorazione a bordo treno ed è parte della stessa ATI.Questo è solo l'inizio di un percorso che porterà giustizia ai lavoratori che per troppo tempo hanno subito trattamenti iniqui. Continueremo con determinazione a far valere i diritti dei dipendenti e a combattere per condizioni di lavoro più giuste e dignitose per tutti.