Jump to Navigation
Share
Martedì, Marzo 18, 2025

Nel lavoro subordinato, le ore lavorative sono regolate da norme che definiscono i limiti operativi per i lavoratori. I contratti collettivi stabiliscono un massimo di ore lavorative giornaliere e settimanali, superati i quali si considera lavoro straordinario o supplementare. È cruciale comprendere come il regime fiscale legato a queste ore possa influenzare sia il reddito dei lavoratori che le decisioni aziendali.

Limiti di lavoro: orario ordinario e straordinario

Orario ordinario

Secondo la legislazione italiana, l'orario normale di lavoro è di 40 ore settimanali, salvo riduzioni concordate (Decreto Legislativo n. 66/2003).

Limiti settimanali e giornalieri

Il limite settimanale è fissato a 48 ore, comprendendo sia le ore ordinarie che quelle straordinarie, calcolato come media su un periodo da sei mesi a un anno. Non esiste un limite giornaliero specifico, ma il lavoratore ha diritto a un riposo di almeno 11 ore consecutive, per cui in media non si dovrebbero superare le 13 ore in un giorno.

Lavoro straordinario e supplementare

Lavoro straordinario

Il lavoro straordinario è qualsiasi ora che supera le 40 ore settimanali. Deve essere compensato con una maggiorazione della retribuzione, conforme alla legge e ai contratti collettivi.

Lavoro supplementare

Il lavoro supplementare interessa i lavoratori part-time e si riferisce ad ore oltre l'orario contrattualmente previsto, senza superare comunque le 40 ore settimanali. Anche in questo caso è previsto un compenso aggiuntivo, generalmente inferiore rispetto a quello del lavoro straordinario.

Tassazione delle ore di lavoro straordinario

Le ore straordinarie sono tassate alle stesse aliquote fiscali delle retribuzioni normali, contribuendo al reddito totale del lavoratore.

Aliquote IRPEF in Italia

L'IRPEF è un'imposta progressiva, con le seguenti aliquote:

  • 23% per redditi fino a 28.000 euro
  • 35% per redditi tra 28.001 e 50.000 euro
  • 43% per redditi oltre 50.000 euro

Impatto fiscale

Quando un lavoratore guadagna ore straordinarie, questo incremento può portarlo a una fascia IRPEF più alta. Ad esempio, un reddito di 27.500 euro, con 1.000 euro di straordinario, diventa 28.500 euro, tassato parzialmente al 35%.

 

Esoneri e sgravi

Alcuni settori possono prevedere agevolazioni fiscali per le ore straordinarie, come aliquote ridotte o esoneri temporanei.

Tassazione delle ore di lavoro supplementare

Le ore supplementari, riguardanti i lavoratori part-time, sono compensate con una maggiorazione rispetto a quelle ordinarie, variabile tra il 15% e il 25% a seconda dei contratti collettivi.

Tassazione

Queste ore sono tassate con le stesse aliquote IRPEF delle ore ordinarie. Se il reddito totale supera certe soglie, il lavoratore può entrare in fasce IRPEF più elevate.

Esempio pratico

Un lavoratore part-time con 18.000 euro all’anno e 1.000 euro di supplementari avrà un reddito di 19.000 euro, mantenendosi nella fascia del 23%. Se il totale supera 28.000 euro, la parte eccedente sarà tassata al 35%.

Incentivi fiscali

In alcuni casi, contratti collettivi possono prevedere esenzioni fiscali per il lavoro supplementare, specialmente nei settori con frequenti picchi di produzione. Tali incentivi devono essere negoziati e variano a seconda del settore.