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Martedì, Aprile 22, 2025

Durante l’incontro tra azienda e sindacati, sono emerse importanti novità riguardanti l’attuazione dell’accordo nazionale siglato nell’aprile 2024. ​Tra gli aggiornamenti più rilevanti, spicca il piano di assunzioni per il 2025, che prevede l’ingresso di 124 nuove risorse, un incremento significativo rispetto alle iniziali 24 unità. ​ Questo intervento mira a garantire la piena operatività dei turni settimanali nei vari presidi. ​ Inoltre, l’azienda ha accolto 37 richieste di trasferimento, di cui 28 da attuare immediatamente e ha previsto circa 140 avanzamenti professionali interni, segnando un passo verso la valorizzazione delle competenze. ​

Nonostante questi segnali positivi, i sindacati esprimono preoccupazione per la volontà dell’azienda di rivedere unilateralmente l’accordo, anche in territori dove i tavoli di confronto sono già in fase avanzata. ​ La proposta, motivata genericamente con esigenze di “crescita ed evoluzione”, non è supportata da dati oggettivi né da un dialogo preventivo con le parti sociali. Ancora più allarmante è l’intenzione di introdurre figure esterne per attività attualmente svolte da personale interno, una scelta che rischia di compromettere il modello condiviso e la dignità lavorativa. ​

Sollevano qualche perplessità le nuove control room di Milano e Napoli, comunicateci dall’azienda parecchi mesi orsono quale rafforzamento di attività di monitoraggio e intervento; avranno un modello organizzativo ridimensionato rispetto a quella di Roma, senza una approfondita spiegazione delle motivazioni.

Nel tempo l’azienda ha manifestato nuove esigenze organizzative, con attivazione di nuove strutture e quindi di personale, (vedasi Fraud Prevention, gestione dei contratti GPG). Percorsi che hanno sempre trovato condivisione con l'obiettivo di coniugare lo sviluppo aziendale e tutelare la dignità lavorativa e gli inquadramenti del personale.

In un contesto in cui è in discussione il rinnovo contrattuale di Gruppo, i sindacati sottolineano che efficienza e sostenibilità devono essere perseguiti tramite il dialogo e non con decisioni imposte. ​ Per questo, chiedono la ripresa immediata dei tavoli territoriali per completare il percorso avviato, garantendo coerenza tra sviluppo aziendale e tutela del lavoro. ​

Continueremo a vigilare sull’attuazione degli impegni assunti, pronti a intervenire qualora venisse meno il rispetto del patto firmato tra le parti. ​