Durante l’incontro tra azienda e sindacati, sono emerse importanti novità riguardanti l’attuazione dell’accordo nazionale siglato nell’aprile 2024. Tra gli aggiornamenti più rilevanti, spicca il piano di assunzioni per il 2025, che prevede l’ingresso di 124 nuove risorse, un incremento significativo rispetto alle iniziali 24 unità. Questo intervento mira a garantire la piena operatività dei turni settimanali nei vari presidi. Inoltre, l’azienda ha accolto 37 richieste di trasferimento, di cui 28 da attuare immediatamente e ha previsto circa 140 avanzamenti professionali interni, segnando un passo verso la valorizzazione delle competenze.
Nonostante questi segnali positivi, i sindacati esprimono preoccupazione per la volontà dell’azienda di rivedere unilateralmente l’accordo, anche in territori dove i tavoli di confronto sono già in fase avanzata. La proposta, motivata genericamente con esigenze di “crescita ed evoluzione”, non è supportata da dati oggettivi né da un dialogo preventivo con le parti sociali. Ancora più allarmante è l’intenzione di introdurre figure esterne per attività attualmente svolte da personale interno, una scelta che rischia di compromettere il modello condiviso e la dignità lavorativa.
Sollevano qualche perplessità le nuove control room di Milano e Napoli, comunicateci dall’azienda parecchi mesi orsono quale rafforzamento di attività di monitoraggio e intervento; avranno un modello organizzativo ridimensionato rispetto a quella di Roma, senza una approfondita spiegazione delle motivazioni.
Nel tempo l’azienda ha manifestato nuove esigenze organizzative, con attivazione di nuove strutture e quindi di personale, (vedasi Fraud Prevention, gestione dei contratti GPG). Percorsi che hanno sempre trovato condivisione con l'obiettivo di coniugare lo sviluppo aziendale e tutelare la dignità lavorativa e gli inquadramenti del personale.
In un contesto in cui è in discussione il rinnovo contrattuale di Gruppo, i sindacati sottolineano che efficienza e sostenibilità devono essere perseguiti tramite il dialogo e non con decisioni imposte. Per questo, chiedono la ripresa immediata dei tavoli territoriali per completare il percorso avviato, garantendo coerenza tra sviluppo aziendale e tutela del lavoro.
Continueremo a vigilare sull’attuazione degli impegni assunti, pronti a intervenire qualora venisse meno il rispetto del patto firmato tra le parti.