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Martedì, Maggio 6, 2025

Le concessioni di viaggio sono un istituto ormai storico nel rapporto tra il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e i propri dipendenti.

Nacquero, in una forma molto simile a quelle attuali, intorno alla metà degli anni settanta del secolo scorso, quando furono inserite in un rinnovo del contratto collettivo.

Quella generazione di ferrovieri, di fatto, le “acquistò”, per sé e per i propri familiari – coniuge e figli fino ai venticinque anni di età – rinunciando a parte di un aumento salariale.

Da allora non sono mai state messe seriamente in discussione se non per qualche aspetto secondario come, ad esempio, la libera circolazione per i genitori del dipendente, prevista nel primo accordo ed eliminata un paio di decenni dopo.

Esse sono un elemento talmente assodato e pacifico che in seguito, dopo la liberalizzazione del trasporto ferroviario, anche le società private le hanno concesse ai propri dipendenti.

Qualche anno fa, proprio in un Direttivo Nazionale FAST Confsal emerse l’esigenza di richiedere il riconoscimento delle nuove coppie rilasciando, quindi, le concessioni ai conviventi “di fatto” dei dipendenti.

FSI l'ha già fatto più di due anni fa ma lo stesso non si può dire di Trenord.

La società di trasporto ferroviario regionale operante in Lombardia, con circa 4400 dipendenti e partecipata al 50% da Trenitalia, ancora recalcitra. Abbiamo sollevato la questione in molte riunioni ottenendo, finora, solo risposte evasive.

Non se ne conosce o non se ne comprende la ragione ma temiamo che ciò sia un indice evidente di mancanza di attenzione verso la modernità, verso un’idea di società inclusiva, che non giudica. Una sorta di provincialismo che mal si concilia con le prerogative e le ambizioni di un’azienda moderna, dinamica e affacciata all’Europa. Crediamo sia giunto il momento di un’azione sindacale più incisiva. Il prossimo contratto collettivo dovrà affrontare chiaramente la questione.

Le coppie di fatto esistono perché le persone hanno deciso di volersi bene e di unire i propri destini in maniera diversa, con altre formule rispetto a quelle tradizionali.

Il legislatore le ha riconosciute, definite e normate.

Ne prenda finalmente atto anche Trenord.