C’è un filo rosso che attraversa la relazione con cui Pietro Serbassi ha aperto a Montesilvano il Direttivo nazionale della FAST-Confsal: il coraggio di cambiare restando coerenti. Un sindacato che aggiorna le regole, si riorganizza, si rafforza ma senza mai perdere il contatto con i propri valori fondanti: partecipazione, verità, autonomia. In una parola: serietà.
Nel primo giorno dei lavori, il Segretario Generale ha tracciato una linea netta. Non più solo testimone delle trasformazioni nel mondo dei trasporti, ma attore protagonista. Al centro della relazione, i temi chiave: i rinnovi contrattuali, la sicurezza sul lavoro, il salario minimo, il rafforzamento della rappresentanza e i progetti “Fuori Orario” e “Italia velocemente connessa”.
Il successo nel traffico aereo, dove il CCNL 2024 ha rappresentato una svolta, spinge ora ad estendere quel modello anche ai comparti di terra. Sul trasporto pubblico locale, invece, la FAST ha scelto una linea critica ma costruttiva, prendendo le distanze da un rinnovo giudicato insufficiente, senza cedere alla facile opposizione.
Il sindacato cresce, e i numeri lo confermano: +20% nel tesseramento e risultati positivi alle elezioni RSU 2024 in settori come autoferrotranvieri e igiene urbana, a testimonianza di una presenza sempre più capillare. Ma la crescita va accompagnata da regole nuove. Il Direttivo ha così avviato il processo di revisione statutaria, guidato da Giovanni Luciano, per una struttura più snella, autonoma e trasparente.
Nei prossimi giorni, l’attenzione si concentrerà sulla sigla del rinnovo del CCNL Mobilità – Area AF del 22 maggio. Un accordo complesso, frutto di 18 mesi di trattativa, che la FAST-Confsal analizzerà con rigore. Entro il 20 giugno occorrerà decidere se confermare o no la firma.
Una scelta che richiederà lucidità, coerenza e coraggio. Come sempre.