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Martedì, Giugno 10, 2025

Nel giro di pochi giorni si sono registrati due eventi che pongono con forza il tema del lavoro nel trasporto aereo: da un lato l’incontro tra il top management di ITA Airways e le organizzazioni sindacali sul futuro piano industriale; dall’altro la firma del rinnovo del CCNL per i gestori aeroportuali, che presenta forti criticità sul piano economico e normativo.

Il piano di ITA Airways, illustrato dal CEO Eberhart e dal Presidente Pappalardo, resta ancora in fase embrionale. Prevede cinque nuovi aerei di lungo raggio entro il 2030 e un consolidamento della flotta di medio raggio, senza però una strategia chiara sulle ricadute occupazionali. FAST-Confsal ha richiesto un’accelerazione sugli investimenti e sulle assunzioni, superando la logica del galleggiamento operativo e favorendo la stabilizzazione dei precari, il reintegro dei lavoratori in CIG e il potenziamento degli organici nei reparti più in sofferenza.

Parallelamente, il rinnovo del contratto per i gestori aeroportuali lascia irrisolti nodi sostanziali. L’aumento salariale tabellare di 210 euro spalmati su tre anni copre solo parzialmente un’inflazione superiore al 16% tra il 2022 e il 2024. Ancora più grave è la decorrenza: il nuovo contratto entrerà in vigore da gennaio 2025, cancellando di fatto tre anni di vacanza contrattuale e liquidando il tutto con 1800 euro di una tantum. Un importo che non copre né la perdita di potere d’acquisto, né il valore del tempo di lavoro non riconosciuto.

Anche sul piano normativo, il contratto si dimostra poco innovativo: nessuna estensione delle ferie, poche tutele strutturali per il benessere lavorativo, misure di welfare e previdenza ancora poco diffuse tra i lavoratori non iscritti ai fondi. Si tratta di un’occasione mancata per adeguare i diritti al mutato contesto operativo e sociale del comparto.

Come FAST-Confsal riteniamo urgente ristabilire un principio chiaro: i contratti devono riconoscere pienamente valore economico e sociale al lavoro svolto, senza scorciatoie né soluzioni transattive a ribasso. Servono visione, investimenti, certezze. E servono ora.