Negli ultimi mesi, il personale impiegato nei treni notte ha segnalato gravi criticità nelle condizioni di lavoro, tali da compromettere sicurezza, efficienza e qualità del servizio. Gli ambienti a bordo risultano spesso inadeguati: mancano spazi per il recupero psico-fisico, le postazioni operative sono invase da materiali accatastati e la gestione logistica è disorganizzata.
I conduttori si trovano costretti a operare in condizioni che non consentono il minimo recupero psico-fisico, in violazione di quanto previsto dal CCNL e dalla normativa vigente. Gli spazi destinati alle attività amministrative sono frequentemente occupati da materiali, rendendo difficoltosa anche la compilazione della documentazione di viaggio. In molte vetture, la pratica – formalmente vietata – dell’allestimento dei letti durante il viaggio continua a rappresentare un serio rischio per la sicurezza.
A complicare il quadro, la composizione variabile dei treni che costringe il personale a movimentare materiali in orari non idonei, aggravando il carico di lavoro. Anche la gestione dei turni e delle assegnazioni continua a generare malumori, con trattamenti non sempre coerenti con quanto stabilito dal contratto nazionale.
Le Segreterie Nazionali, preso atto del perdurare di queste situazioni e della mancata risoluzione, hanno attivato la prima fase delle procedure di raffreddamento. L’obiettivo è avviare un confronto urgente e strutturato per individuare soluzioni concrete e sostenibili.
La nuova configurazione dei treni, con l’inserimento della carrozza sussidiaria, è stata introdotta senza un’adeguata valutazione degli impatti sulle attività di bordo.
Negli ultimi giorni si è tornati a registrare un carico eccessivo di materiali – inclusi effetti letterecci – all’interno degli spazi destinati al personale. Una situazione già affrontata nel 2021 in sede ministeriale che oggi si ripresenta irrisolta e, anzi, aggravata.
Siamo consapevoli che molte delle scelte organizzative derivino da indicazioni della committente Trenitalia. Tuttavia, è essenziale che l’azienda appaltatrice, insieme alla committente, si assuma la responsabilità di tutelare la salute e la dignità di chi lavora a bordo. Le condizioni attuali non sono più sostenibili.
FAST-Confsal, per voce della referente nazionale degli appalti, ribadisce con forza che lavorare di notte non può significare rinunciare a diritti, tutele e rispetto.
Chiediamo l’adozione immediata di misure correttive, un monitoraggio continuo e un piano condiviso che metta finalmente al centro la qualità del lavoro e la sicurezza del personale e dei passeggeri.