Scoppia la protesta in GLS. I sindacati S.I. Cobas e FAST- Confsal hanno proclamato lo stato di agitazione e sciopero per i lavoratori dello stabilimento di Piacenza. Al centro della contesa, la decisione dell'azienda di logistica di affidare i magazzini a nuove società appaltatrici. La mossa, presentata da GLS come una necessità per "sanare" situazioni di irregolarità lavorativa e fiscale in seguito a un'ordinanza della Procura di Milano, ha allarmato i lavoratori.
La preoccupazione è esplosa quando, da ricerche online, i lavoratori hanno scoperto che una delle società designate per l'ingresso nei siti di Piacenza e Sala Bolognese, la Sic Europe s.r.l., è citata in un altro recente decreto di sequestro preventivo della stessa Procura milanese.
L'indagine in questione è quella che ha coinvolto FedEx Express Italy S.r.l. per un presunto meccanismo fraudolento basato sull'utilizzo di "società serbatoio". Secondo le accuse, queste emettevano "fatture per operazioni giuridicamente inesistenti... simulando contratti di appalto in luogo di contratti di somministrazione di manodopera". Proprio Sic Europe compare nell'elenco delle società fornitrici di FedEx oggetto dell'inchiesta.
Questa circostanza ha generato forte timore tra i dipendenti riguardo alla stabilità occupazionale e alle condizioni retributive e contributive. I sindacati denunciano il rischio di un peggioramento delle tutele, tipico del sistema delle finte cooperative e degli appalti illeciti di manodopera.
La richiesta delle sigle sindacali è netta: l'assunzione diretta di tutti i lavoratori alle dipendenze di GLS, ritenuto l'unico modo per garantire stabilità e regolarità lavorativa. "Non sussistono le condizioni affinché società operanti in regimi di appalto e subappalto possano garantire condizioni di regolarità", scrivono i sindacati, che hanno annunciato scioperi immediati e possibili azioni a livello nazionale.