Il 27 giugno scorso, a seguito della procedura di raffreddamento avviata da FAST Confsal nei confronti di Assaeroporti e Aeroporti 2030, si è svolto un incontro al MIT con tutte le parti datoriali coinvolte che ha sortito un mancato accordo. Assaeroporti e Aeroporti 2030 si riconoscono nell’intesa raggiunta e ritengono soddisfacente quanto sottoscritto, mentre FAST-Confsal considera il recente rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Trasporto Aereo – sezione Gestori Aeroportuali fortemente penalizzante per lavoratrici e lavoratori sia dal punto di vista economico, sia normativo. Quanto firmato determina gravi e irreparabili perdite salariali, penalizzando tutti gli operatori del comparto aeroportuale, soprattutto per i mancati effetti retributivi, contributivi e previdenziali dovuti per l’intero periodo. Inoltre cancella, nel merito e nel metodo, trenta mesi di diritti contrattuali, senza riconoscere un’equa copertura economica o indennizzo a titolo risarcitorio per il periodo che intercorre dalla naturale scadenza del CCNL (31 dicembre 2022) alla data del 30 luglio 2025.
Inoltre, è stata concessa maggiore flessibilità per i contratti di somministrazione, inclusi quelli a termine e stagionali. La durata del periodo estivo è stata estesa da sei a sette mesi, con l'aggiunta di ulteriori due mesi in periodi diversi. Questi mesi supplementari non influiscono sul limite massimo di durata stabilito nei commi 1 e 2 dell’art. 19 del D.Lgs. 81/2015 e successive modifiche. Di conseguenza, questo provvedimento rischia di alimentare una situazione di precariato permanente in un settore strategico e in continua crescita.
Neanche la CISL ha firmato l’intesa, dichiarando che l’accordo è penalizzante sia sul piano economico, sia normativo.
Altro rilievo critico è la mancanza del referendum sul contratto, richiesto da molti lavoratori che hanno il diritto di esprimersi su un rinnovo contrattuale calato dall’alto, senza nessuna consultazione e confronto nei luoghi di lavoro. In sostanza sembra che si voglia negare a tutti i lavoratori il diritto di decidere sul proprio futuro.
Per queste ragioni, che contribuiscono a bloccare e ritardare la crescita dei lavoratori aeroportuali e che aprono a un pericoloso precedente, rivendichiamo che il CCNL di un comparto strategico e in continua crescita riconosca una sostanziale dignità, economica e normativa, ai lavoratori.