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Martedì, Settembre 9, 2025

Un accordo con le segreterie nazionali rispettivamente il 5 e il 6 agosto scorso. Sembrava un passo avanti, invece è stato l’inizio della frattura.

Elior e Clean Service hanno scelto di non onorare gli impegni presi sul nuovo CCNL Mobilità – Attività Ferroviarie, bloccando unilateralmente i pagamenti previsti senza alcuna comunicazione preventiva. Un comportamento che ha generato sconcerto e indignazione tra i rappresentanti dei lavoratori.

All’incontro con l’ATI, tenutosi lo scorso 3 settembre, erano presenti tutte le organizzazioni sindacali: CGIL, CISL, UIL Trasporti, UGL Trasporti, Salpas, ORSA e FAST-Confsal. Tutte hanno preso atto con fermezza della gravità dell’inadempienza.

Tra queste, la FAST-Confsal ha espresso con chiarezza una posizione netta e non negoziabile: gli accordi del 5 e 6 agosto sono da considerarsi decaduti e non vi è più alcuno spazio per rateizzazioni o rinvii. L’unica via possibile è l’applicazione piena e immediata del Contratto Nazionale, come previsto dalla normativa e nel rispetto dei diritti dei lavoratori.

La fiducia è irrimediabilmente compromessa. FAST-Confsal ha denunciato pubblicamente la gravità dell’atteggiamento aziendale, sottolineando come Elior e Clean Service siano le uniche aziende – su oltre 40 firmatarie – a essersi sottratte agli obblighi contrattuali, creando un pericoloso precedente per tutto il settore.

Accanto alla vertenza economica, persistono criticità operative: gestione imposta e non condivisa dei ticket restaurant tramite Satispay, contratti in scadenza e turni disallineati che continuano a mettere sotto pressione i lavoratori.

FAST-Confsal ribadisce il suo impegno, a fianco dei lavoratori, nel tutelare ogni diritto calpestato. Se a stretto giro non saranno saldati tutti gli importi dovuti, si procederà con ogni azione legale necessaria, come previsto dalle normative vigenti.

La misura è colma. È il momento della responsabilità. E del rispetto.