Jump to Navigation
Share
Venerdì, Ottobre 31, 2025

Per FAST-Confsal e Confsal la previdenza complementare non è un tecnicismo ma una scelta di libertà.

Eurofer deve diventare il motore di una nuova cultura del risparmio previdenziale consapevole.

Eurofer non è solo una pensione integrativa. È un investimento sulla propria libertà futura, un fondo che accompagna il lavoratore lungo la vita professionale, aiutandolo a costruire nel tempo la sicurezza che lo Stato, da solo, non può più garantire. Oggi chi aderisce e gestisce attivamente il proprio fondo, può accumulare in quarant'anni fino a 600-700 mila euro: un capitale spesso superiore alla pensione INPS. È il frutto di una partecipazione costante, di scelte informate, di fiducia nel tempo e nel lavoro.

Per FAST-Confsal e Confsal la previdenza complementare è un tema politico nel senso più alto del termine: riguarda l’equilibrio tra generazioni, la redistribuzione della ricchezza e la dignità del lavoro. È una frontiera da presidiare con intelligenza e responsabilità. Per questo la nostra Federazione chiede un Fondo Eurofer più efficiente, trasparente e vicino agli iscritti, capace di evolversi con i tempi e di offrire servizi reali, non formule astratte.

Tra le proposte più significative, la Polizza TCM/ITP, una copertura assicurativa per decesso o invalidità permanente che garantisce una tutela economica ai familiari. Una misura concreta, già presente in fondi di altri settori, che colma un vuoto di solidarietà e rappresenta un segno di rispetto verso chi lavora. Accanto a questa, proponiamo l’introduzione di un programma di ottimizzazione fiscale personalizzato all’interno del portale Eurofer, per aiutare ciascun iscritto a comprendere quanto può versare, quanto può risparmiare e come massimizzare i benefici fiscali. Un modo per trasformare la previdenza in uno strumento intelligente di pianificazione economica, non solo in una trattenuta mensile.

Un fondo moderno deve anche saper comunicare. Per questo FAST-Confsal chiede un portale interattivo e un’app aggiornata, con notifiche periodiche sui rendimenti, le iniziative e le novità normative. Troppo spesso gli iscritti sono informati in ritardo o con linguaggi incomprensibili. L’informazione deve tornare a essere un diritto, non un favore.

Altro punto cruciale è la trasparenza nella governance. Chiediamo l’accesso ai verbali del Consiglio di Amministrazione e l’introduzione del voto di preferenza per i delegati, così che chi rappresenta i lavoratori risponda realmente agli iscritti e non solo alle logiche di lista. Una gestione partecipata non teme la trasparenza: la pretende.

Ma la riforma culturale più grande riguarda la conoscenza. FAST-Confsal vuole che la formazione non resti privilegio dei soli rappresentanti. Ogni iscritto deve poter capire come funziona il proprio fondo, cosa comportano le scelte di investimento e quali tutele ha. Per questo proponiamo un programma di formazione on-demand, con materiali digitali semplici e accessibili, per avvicinare anche i più giovani alla previdenza complementare.

Infine, l’obiettivo più ambizioso: zero aderenti silenti. Troppe persone, pur avendo un fondo attivo, non versano contributi volontari o ignorano i propri diritti. È come avere un motore acceso e lasciare la macchina ferma. FAST-Confsal e Confsal vogliono trasformare ogni aderente in un protagonista consapevole, capace di gestire la propria libertà previdenziale come un bene prezioso.

In un tempo in cui tutto sembra instabile, Eurofer può diventare un punto fermo. Ma solo se lo si fa vivere davvero. FAST-Confsal non chiede fiducia cieca, chiede partecipazione. Perché la vera sicurezza, oggi, nasce dal conoscere e dal decidere.

La previdenza complementare non è il futuro: è il presente che ci costruisce il domani.