Il trasporto aereo italiano attraversa una fase di turbolenza strutturale. La lunga coda della crisi Alitalia, nonostante gli ultimi tavoli ministeriali e gli appelli a prorogare gli ammortizzatori sociali, continua a pesare sui quasi duemila lavoratori coinvolti e sulle famiglie che attendono risposte. Nel frattempo, ITA Airways prova a consolidare la propria identità industriale, avviando nuove assunzioni e aprendo il confronto per il rinnovo contrattuale. Ma il sistema nel suo insieme — dalle società di handling alle gestioni aeroportuali — resta intrappolato tra una concorrenza globale spietata e regole obsolete.
In questo contesto, la FAST-Confsal sta conquistando un ruolo sempre più centrale a partire da Aeroporti di Roma, dove un numero crescente di lavoratori sta scegliendo di iscriversi, riconoscendo nella nostra organizzazione un punto di riferimento serio, indipendente e vicino ai problemi reali. È un segnale di fiducia che non passa inosservato: quanto più cresce il consenso, tanto più si moltiplicano le “attenzioni” dell’azienda verso i nostri rappresentanti sindacali.
Eppure, lungi dal demotivarci, questi atteggiamenti ci confermano che siamo sulla strada giusta. Ogni pressione, ogni tentativo di condizionamento, rafforza il senso di appartenenza e la volontà di proseguire uniti. Perché un sindacato che non disturba nessuno è un sindacato inutile.
La FAST-Confsal nel trasporto aereo cresce perché ascolta, non perché urla. Difende i diritti senza pregiudizi, cerca soluzioni senza svendere principi. E continuerà a farlo, con equilibrio e determinazione, al fianco di chi ogni giorno tiene in volo questo Paese.






