Il prossimo 25 novembre, alle 14:30, al Museo Ninfeo di Piazza Vittorio Veneto a Roma, si aprirà una finestra su una necessità urgente: reinserire nel mondo del lavoro chi ha subito infortuni o malattie professionali.
Il tema, indicato dal titolo “Sostegno da non sprecare”, non è una nota di colore ma una chiamata pratica all’azione. L’iniziativa si fonda sull’art. 1, comma 166, della legge 190/2014 che assegna all’INAIL la responsabilità di finanziare progetti di reinserimento con contributi fino a 150.000 euro ciascuno. Il finanziamento copre l’adattamento della postazione, la formazione e la riqualificazione professionale del lavoratore o della lavoratrice da reinserire. Dietro ogni cifra c’è una persona: una storia di resilienza, una famiglia che guarda al domani, una comunità che non vuole rinunciare a talenti e competenze.
Eppure, nonostante risorse significative, il numero delle richieste resta inferiore al potenziale. Forse è scarsa conoscenza, forse è paura del cambiamento o la burocrazia, che fa rimpiangere tempi più snelli.
In gioco non c’è solo una cifra: c’è dignità, c’è opportunità concreta di rimettere in moto carriere e progetti di vita. Reinserire non è assistenza a piè di pagina ma una scelta economica e sociale, capace di generare ritorni tangibili per aziende, lavoratori e Stato.
È uno spazio di confronto che punta dritto al cuore dell’economia inclusiva: trasformare conoscenza e buone intenzioni in opportunità concrete, investendo nella capacità delle persone di contribuire con competenze rinnovate.
Reinserimento significa rispetto per chi ha subito un danno, per chi li accompagna nel cammino, per chi offre opportunità. Il messaggio è chiaro: non sprecare risorse né sogni; investire in capitale umano è la via più robusta per una crescita sostenibile.
Ogni storia è una piccola rivoluzione silenziosa: un collega che ritrova le proprie competenze, un team che allenta i timori, un’azienda che scopre talento dove meno se lo aspetta.
Questo pomeriggio si chiuderà con una promessa: lavorare insieme, senza sprechi, per un futuro professionale davvero inclusivo.






