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Martedì, Novembre 25, 2025

In FS Park Campania la tensione cresce giorno dopo giorno. FAST-Confsal denuncia una situazione ormai insostenibile, che pesa profondamente sulla vita e sulla dignità delle lavoratrici e dei lavoratori.

Da oltre un anno la vertenza segue una traiettoria sempre più negativa: le richieste di miglioramento restano senza risposta, lasciando il personale in un clima d'incertezza, frustrazione e abbandono.

Già dal primo semestre del 2024 le organizzazioni sindacali avevano chiesto un tavolo di verifica.

Oggi, il silenzio dell’Azienda su temi fondamentali come assunzioni, sicurezza, orari di lavoro e tutela del personale è totale.

Un silenzio che pesa, perché i lavoratori continuano a svolgere il loro servizio in condizioni sempre più gravose mentre il malcontento cresce.

Gli episodi di aggressione avvenuti e documentati dalle OO.SS. – da Nola a giugno 2025, ad Afragola a settembre 2025 – rappresentano solo la punta dell’iceberg.

Sono il segnale di una gestione approssimativa che lascia i lavoratori soli, esposti, vulnerabili, in siti e territori dove le criticità legate all’overbooking sono costanti e sempre più difficili da reggere.

A tutto questo si aggiungono le condizioni igienico-sanitarie di molte aree dei parcheggi, ormai al limite del sostenibile.

Il nodo centrale resta l’organizzazione del lavoro, che le OO.SS. definiscono senza esitazioni “illegittima e in violazione della normativa vigente”.

FAST-Confsal denuncia un pesantissimo aggravio dei carichi di lavoro, reso ancor più insopportabile dall’utilizzo del personale campano in trasferta continuativa che svuota un organico sotto dimensionato.

Le difficoltà strutturali si amplificano ancora di più con l’apertura del Terminal Bus di Bari, dove il dirottamento del personale campano lascia scoperti i poli più trafficati – Napoli e Afragola – mentre i turni continuativi oltre i sette giorni mettono a nudo una pianificazione squilibrata.

Le violazioni del D.Lgs. 66/2003 sui riposi minimi settimanali espongono i lavoratori a rischi per la sicurezza e per la salute fisica e mentale.

Di fronte alla mancanza di risposte, FAST-Confsal ribadisce che la mobilitazione andrà avanti senza tentennamenti.

Proseguiremo fino a quando l’Azienda non darà segnali concreti di inversione di rotta. La sicurezza non è negoziabile, e nemmeno la dignità dei lavoratori.