Il rinnovo del CCNL 2025–2027 del Gruppo Anas si colloca in una fase complessa, segnata da investimenti imponenti, riorganizzazioni interne e nuove sfide operative. È in questo contesto che va letto l’accordo sottoscritto: non un esercizio di mera redistribuzione economica, ma un tentativo di dare stabilità al lavoro mentre l’azienda è chiamata a svolgere un ruolo sempre più centrale nello sviluppo infrastrutturale del Paese.
L’intesa raggiunta introduce incrementi economici certi e programmati, accompagnati da un rafforzamento degli strumenti di welfare contrattuale. La scelta di distribuire gli aumenti in modo graduale risponde a una logica di equilibrio e sostenibilità, garantendo ai lavoratori certezze nel tempo e all’azienda una cornice compatibile con i propri impegni industriali. Non una risposta definitiva al tema salariale ma un passo concreto nella direzione della tutela del potere d’acquisto.
Accanto alla dimensione economica, il contratto interviene su aspetti organizzativi e normativi che incidono direttamente sulla qualità del lavoro. Il rafforzamento delle relazioni industriali, l’avvio dell’Organismo Bilaterale Nazionale e l’estensione dei diritti di informazione segnano un cambio di metodo: il riconoscimento che i processi di trasformazione vanno governati attraverso il confronto, non subiti in modo unilaterale.
Particolare attenzione è stata dedicata ai temi della conciliazione vita-lavoro, alle tutele per i lavoratori più fragili, alla valorizzazione delle competenze interne e al rafforzamento delle misure di carattere sociale. Elementi che contribuiscono a delineare un modello di impresa più attento alle persone, in coerenza con il ruolo pubblico che Anas attualmente svolge all’interno del Gruppo FS Italiane.
Resta aperta una seconda fase, altrettanto decisiva: quella del confronto sui nodi strutturali ancora irrisolti, dal sistema classificatorio al modello di esercizio, fino alla piena attuazione degli strumenti bilaterali. È su questi temi che si misurerà la qualità del percorso futuro.
Per FAST-Confsal, questo rinnovo rappresenta non un traguardo ma una base di lavoro che guarda sia agli obiettivi concordati e contenuti nell’ipotesi di accordo, sia alle prospettive derivanti dall’eventuale futura allocazione fuori dal Gruppo FSI.
La sfida resta quella di accompagnare lo sviluppo infrastrutturale con un lavoro stabile, qualificato e sicuro, nella consapevolezza che la modernizzazione delle reti passa anche dalla valorizzazione di chi ogni giorno ne garantisce il funzionamento.






